Siamo ormai alle porte del Natale e tra i mille regali a volte scappa anche un cane-regalo.
Bellissimo gesto se lo si fa in modo consapevole.

Cosa intendo per consapevole?

No ai colpi di testa

No alla scelta fatta sulla base di una foto di un cucciolo, perché non abbiamo resistito ai suoi occhiotti.
Dietro quegli occhi c’è un’anima, una vita, delle necessità, delle vocazioni.
Non c’è un peluche. Non c’è un essere che sogna di accontentarci in tutto e per tutto, che è pronto ad annullarsi per noi.
Il cane può essere fedelissimo e il migliore amico del mondo, ma non è un idiota.

No alla scelta fatta solo sulla base che noi abbiamo sempre sognato un cane e quindi è nostro DIRITTO averne uno.
Il cane non è un diritto, di nessuno. Ma se lo adotterai avrai molti doveri nei suoi confronti.

Si deve essere consapevoli che la vita cambia, così come cambia quando arriva un bimbo in famiglia.
Tra le mille felicità e divertimenti che ci donerà il nostro cane, anche noi dobbiamo fare qualcosa per lui.

Cosa dovremo fare da quando sarà con noi? Come dobbiamo comportarci? **

  • Pappa e acqua (e fino a qui nulla di strano)
  • Posto per dormire e dove vivere (caldo d’inverno, fresco d’estate, all’asciutto)
  • Il cane preferisce condividere con noi lo spazio. Se perennemente relegato in giardino, probabilmente lo vedrete appollaiato all’ingresso della vostra porta piuttosto che nella mega cuccia super accessoriata messa all’estremo opposto del giardino.
  • Ogni giorno, almeno una passeggiata di almeno un’oretta. Credetemi che non sempre basta. Non è una regola fissa che vale per tutti i cani. Per alcuni uscire un’ora è una presa in giro bella e buona. Come andare a comprare un’auto e chiedere al venditore di vendercela a 10€.
  • Il giardino non basta. Da una mano, ma non è sufficiente.
  • Passeggiate in posti diversi
  • Attività insieme e anche in autonomia. Noi siamo pieni di attività da fare: lavoro, scuola, cellulari, pc, negozi, pranzo, cena, leggere libri, guardare la tv, chiaccherata con gli amici, uscite la sera, corso di yoga, pallavolo, calcio e posso continuare… Anche i cani hanno voglia di fare qualcosa altrimenti che noia! altrimenti poi si hanno cani che scavalcano il giardino, quelli che scalvano reti e vanno a spasso da soli, quelli che ogni cosa è buona per essere fatta a pezzi, quelli che fanno la super guardia e se passa qualcuno fuori dal cancello…quelli che tirano al guinzaglio…
  • Pulizia del corpo: non serve fare il bagno tutti giorni, però attenzione al manto, alle orecchie, ai denti…
  • Conoscere come ci parla il nostro cane: il significato di certe posture, di alcuni segnali del muso e del resto del corpo. A cosa ci serve? per capire se è a disagio, se sta bene, se è felice, o se si sta irritando… Tutte cose che fra persone si intuiscono facilmente, ma che tra persona e cane, spesso, non è così. Specie diverse, comunicazione diversa
  • Coccole: anche qua nulla di strano, ma come in ogni cosa l’equilibrio è l’ideale.
  • Essere disposti ad affrontare insieme a lui eventuali problematiche che possono insorgere durante la nostra vita insieme e che possono comportare anche alcune decisioni non sempre facili
  • Essere consapevoli che un cane non è una moda. Non passa in una stagione. Il cane è per tutta la vita.
  • Il tempo: un cane non può stare 6-7-8 ore tutti giorni da solo a casa. Capisco la nostra voglia di avere un cane, ma che vita gli stiamo proponendo? La noia esiste per noi e anche per i nostri cani. E cosa succede all’ora? qualche cane cade in depressione e diventa per molti il cane ideale (non rompe, non si muove, non propone…un peluche in pratica), altri invece reagiscono diversamente, trovando da soli qualcosa da fare…come distruggere o mangiarsi parti della casa con grande sorpresa dei proprietari. Le nostre routine le sappiamo prima di prendere un cane. Valutiamo anche questo aspetto… Quantità e qualità del tempo!!!!

A differenza di un cellulare, che se non ci piace lo possiamo cambiare facilmente, il cane no.
O meglio, sì: gli puoi trovare un’altra famiglia, puoi lasciarlo in un canile, puoi abbandonarlo sulla strada. Se sei disposto a fare questo, il cane non fa per te.

** Per alcuni dei punti sopra elencati la razza del cane (se è di razza) o quella maggiormente presente può fare un’enorme differenza. Dal manto alle attitudini. Dal bisogno di fare attività al tipo di attività stesse che si andranno a fare.
Alcuni esempi:
– Border Collie Vs Bovaro del Bernese
– Jack Russel Vs Maltese
– Amstaff Vs Akita

border colliebovaro del bernese

I cani non sono tutti uguali, non sono tutti coccoloni, non sono tutti super-socievoli. Alcuni cani si crogiolano al sole più di altri, altri devono fare fare fare e ancora fare.

Ora, come scegliere un cane?

Siamo dei maghi a scegliere la tv, il cellulare, i vestiti, i libri… Ci informiamo, facciamo passare 4000 negozi, siti internet, leggiamo recensioni e poi non ancora convinti cerchiamo altre fonti, chiediamo opinioni agli amici fino a quando finalmente ci decidiamo.

Per un cane possiamo procedere più o meno così. Si raccolgono informazioni!

In questo caso alcune delle fonti che possono essere consultate sono:

    • Allevatori: quelli seri che gli leggete negli occhi che ci tengono ai loro cani. Preoccupati di dove andranno a finire e che vita andranno a fare.
      Li riconoscete da diversi aspetti: l’ambiente in cui vivono i loro cani, l’attenzione e la passione che ci mettono nell’assicurarsi che crescano in modo sano e che possano fare tutte le esperienze possibili per la loro tenera età prima di lasciare i genitori. Hanno piacere a sapere come stanno i loro pargoletti nella nuova casa. Di solito sono loro per primi a riempirvi di informazioni, ma se qualcosa manca nelle informazioni che vi danno, potete chiederla voi.
      Cosa chiedere?

       

      • stato di salute dei genitori, nonni, cuccioli
      • informazioni sulla razza:
        • è una razza bella attiva, che ha bisogno di fare movimento, attività giorno e notte, bello o cattivo tempo (per esempio il famoso border collie), o se vive serenamente passando le giornata sdraiata a riposare sul tappeto dopo una passeggiata non troppo faticosa?
        • è tendenzialmente socievole o poco socievole sia verso le persone che verso gli altri cani?
        • può essere adatta al nostro stile di vita (siamo tipi sedentari o andiamo a correre e ci piace la vita mondana?)?
      • informazioni sulla cucciolata: dove sono i genitori; se sono cani equilibrati; e…quel particolare cucciolo che ci ha attirato…che carattere ha tirato fuori fino ad adesso nella cucciolata?
    • Canili: qui ci sono un sacco di cani che sarebbero ben contenti di trovarsi una famiglia, un bel posto in cui vivere e di cambiare vita. Qui trovate cani giovani, adulti e anziani, spesso senza distinzione di razza. I cosi detti meticci, bastardini, cani fantasia, che nulla hanno da invidiare ai loro cugini di razza.
      Cosa chiedere in canile?

       

      • stato di salute del cane
      • carattere del cane:
        • verso le persone(uomini, donne, bimbi)
        • verso gli altri cani
        • se c’è qualcosa che proprio non tollera
        • se c’è qualcosa che invece adora
        • curioso, timido, vivace, molto attivo…
      • esperienze vissute in canile
      • informazioni su eventuali problematiche rilevate in canile (sulla salute, sulla socializzazione verso le persone e verso gli altri cani, paure o fobie, aggressività verso qualcuno)
      • altre info utili che vi vengono in mente per capire se quel cane può fare al caso vostro e se voi potete esserlo per quel cane.
    • Lo standard della FCI (Fédération cynologique internationale) può essere una linea guida per la scelta della razza ma personalmente non lo trovo molto utile. Per ogni razza esiste una descrizione fisica e strutturale e una piccola sezione sulle attitudini della razza stessa (COMPORTAMENTO E TEMPERAMENTO)
      Il problema è che per lo standard quasi tutti i cani sono socievoli, adorano i bambini, sono obbedientissimi e non vedono l’ora di renderci felici.
      Ho trovato invece veramente e veramente e veramente utile la sezione di Valeria Rossi (esperta cinofila da anni, purtroppo venuta a mancare), dedicata agli standard delle razze. Penso che abbia scritto all’incirca su quasi tutti o tutti.
      Il sito di riferimento è questo: http://www.tipresentoilcane.com
      oppure su google basta cercare “ti presento il cane + nome razza”
    • Chiedere consiglio ad un educatore o istruttore cinofilo
    • Libri (di seguito alcuni che trovo utili):
      • Piacere di conoscerti. Capire i cani con le motivazioni di razza di Elena Garoni
      • Come (e perché) scegliere un cane di Simone della Valle
      • A ognuno la sua cuccia di Pierluigi Raffo

Le adozioni dai social (Facebook, Twitter, Whatsapp o altro)

Un commento invece ai messaggi di adozione su Facebook o Whatsapp ( o simili).
Spesso ci arrivano sul cellulare oppure li vediamo nella pagina di qualche nostro amico, messaggi o post in cui un cane cerca casa.
Mi è capitato di leggere messaggi del tipo “questo povero cagnolino è stato abbandonato e non ha mai conosciuto la felicità”.
Di solito si conclude con “E’ un cane dolcissimo, affettuosissimo che cerca solo tanto amore”.

Commento e foto ci piegano il cuore e ci convincono che dobbiamo adottarlo o comunque trovargli una casa quanto prima. Il post gira e viene condiviso (per fortuna), fino a quando arriva una famiglia interessata.
La famiglia adottante, quindi, contatta il numero o l’email indicata e in poco tempo il cane ha trovato casa.

Succede a volte (per fortuna non sempre) che qualche giorno dopo l’adozione, il cane non si dimostra il cane super affettuoso e amicone di tutti che la famiglia si aspettava. La famiglia non capisce perché il cane non si avvicini ancora a loro, perché mangi solo in loro assenza e perché non voglia uscire in passeggiata.
Dov’è il cane che avevano sperato di avere tra loro? Perché quel cane al posto di essere felice si comporta come un ingrato?

Non in tutte le adozioni accade così per fortuna, ma a volte sì e la famiglia spesso non è preparata anche a questa possibile evenienza. Perché non è preparata?
Perché seppur ci siano mille-mila articoli e libri che ci forniscono molte informazioni sui nostri amici (che ci spiegano che certe esperienze è importante farle nel periodo giusto, che certi maltrattamenti è difficile dimenticarli, che certe deprivazioni possono portare a problemi comportamentali anche gravi), molte persone non sono informate, ignorano queste cose e si aspettano un cane senza problemi.

Oltre a ciò, la foto e il commento toccante hanno fatto passare in secondo piano domande importanti da fare prima dell’adozione.
Chi porta avanti l’adozione a sua volta omette, non per cattiveria, ma per ignoranza a volte o per fretta di trovare una casa al cagnolino altre, queste importanti informazioni. Non è sempre così. C’è chi le informazioni le da belle e chiare.
Tutte queste cose messe insieme creano spiacevoli situazioni e a volte succede che la famiglia rinunci al cane, lo voglia “dare indietro” a danno soprattutto del cane stesso, o che il cane non riceva il supporto di cui invece avrebbe bisogno, che è comunque un danno sempre per il cane.

Come comportarsi in questi casi allora?
Domandare e chiedere.
Chiedere all’incirca quanto scritto nei punti precedenti. L’adozione deve avvenire in modo CONSAPEVOLE e la persona deve essere a conoscenza di quello che potrebbe affrontare.
Non sentitevi persone cattive se alla fine non vi sentite pronti. Non c’è niente di sbagliato. Magari lo sarete fra qualche anno, magari mai.

Come ho già scritto, il cane è per sempre e non è un accessorio.
Ho visto persone rimanere “deluse” e aspettarsi il super mega-coccolone, che non capivano che disagio profondo provasse il cane quando veniva coccolato. E quella delusione era leggibilissima nei loro occhi e mi son chiesta con amarezza se anche il cane l’avesse compresa.
Diffidate da chi trova di cattivo gusto il fatto che voi vogliate saperne di più.
Diffidate da chi vuol far adottare un cane sostenendo che basterà il vostro amore (e di solito il bel giardino), che il cane non ha bisogno di altro, che il vostro amore guarirà ogni tipo di ferita.
L’amore, l’impegno, la conoscenza, la costanza, il tempo che ci metterete migliorerà lo stato di queste ferite.
Alcune guariranno del tutto, altre potrebbero non guarire affatto.

Domandate domandate e domandate. Un proverbio dice  “Meglio rossi prima che neri dopo”.

Tenete infine conto che un cane è un individuo a sé.
La razza vi da delle indicazioni sulle sue attitudini e motivazioni e sull’aspetto fisico.
Non vi dice CHI E’ o CHI SARA’ il vostro cane.
Quello lo scoprirete vivendoci insieme.

Non esiste “Soddisfatti o Rimborsati”.


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