Riabilitazione cognitivo comportamentale

Cosa è la Riabilitazione Cognitivo Comportamentale?

Per definizione la Riabilitazione Cognitivo Comportamentale “si occupa del trattamento dei disturbi comportamentali degli animali di affezione, servendosi di strumenti psicologici e non farmacologici, e avente come orientamento teorico di riferimento le Scienze Cognitive Animali.”

L’Istruttore in Riabilitazione Cognitivo-Comportamentale è una figura il cui compito è quello di recuperare uno stato di normalità che l’individuo nel corso della sua vita per qualche ragione ha perso o non ha mai raggiunto.

Cosa significa “normalità”?

Definire la “normalità” è complesso, ma per semplificare possiamo dire che un comportamento è normale se è adattativo rispetto al contesto in cui viene espresso.
Tuttavia il confine tra comportamento normale e anormale a volte è molto sottile.
Questo comportamento anormale a volte è legato ad una patologia altre volte no.
Quindi non sempre un comportamento considerato “non normale” dal proprietario è patologico. A volte, per esempio, può essere dovuto all’impossibilità del cane di esprimersi e soddisfare i propri bisogni.

Cosa rientra nell’ambito dell’ “Educazione cinofila” e cosa in quello della “Riabilitazione Cognitivo Comportamentale”?

L’Educazione Cinofilia ha l’obiettivo di strutturare un percorso pedagogico che aiuti il cane e la sua famiglia in diversi aspetti della loro vita insieme. In particolare un progetto pedagogico dovrebbe:

  • aiutare ad impostare le corrette regole di convivenza e gestionali
  • aiutare ad apprendere gli strumenti per comprendere e aiutare il proprio cane a crescere
  • creare quei set in cui tutto il gruppo famigliare (cane e persone) può apprendere e portarsi a casa esperienze importanti
  • aiutare a capire i bisogni di una specie diversa dalla nostra
  • aiutare a capire come soddisfare i bisogni sopra detti e rendere felice il proprio cane

La Riabilitazione invece si rivolge a quelle famiglie (persone e cani), in cui il cane mostra uno stato di malessere, un disagio, che può esprimersi attraverso la depressione, paure o fobie, incapacità di comunicare, e con reazioni di fronte ad un certo contesto sproporzionate.

La Riabilitazione Cognitivo Comportamentale è per tutti i cani?

No! I cani che necessitano di un processo di riabilitazione comportamentale sono cani che:

  • possono aver subito delle deprivazioni in fase di crescita
  • possono portare con sé dei traumi durante lo sviluppo
  • presentano problemi nel distacco
  • hanno instaurato una relazione non equilibrata con la propria famiglia
  • cani iperattivi
  • cani che possono essere cresciuti con la propria famiglia umana ma che non hanno fatto sufficienti esperienze

L’elenco può continuare ancora.

Attenzione però!
Non sempre un cane che fa qualcosa di “indesiderato” ha bisogno di un percorso di riabilitazione.
Un cane che distrugge casa non ha per forza bisogno di un percorso di tipo riabilitativo. A volte, basta variare la routine di quel cane, renderla più interessante e meno noiosa, ed è qui che subentra l’Educazione Cinofila.

Ogni caso va valutato molto molto molto attentamente.

L’Istruttore in Riabilitazione Comportamentale può avvalersi dell’aiuto di un’altra figura professionale importante: il Veterinario Comportamentalista, che è un veterinario specializzato in comportamento animale.
La collaborazione tra le due figure a volte è strettamente necessaria affinché il cane tragga il massimo beneficio dalla terapia riabilitativa.

Cosa facciamo qui a The Dog’s Tail?
Facciamo un primo incontro in cui raccogliamo informazioni preziosissime per poter determinare come essere d’aiuto e capire a quale o quali problematiche ci troviamo di fronte per poi stabilire come intervenire.

La Riabilitazione Comportamentale è estremamente interessante ma allo stesso tempo è un campo molto delicato con cui ci si deve muovere attentamente e non improvvisare.