Credenze, leggende, dicerie…vediamo cosa c’è di vero, di falso, di assurdo. A volte sono talmente radicate che è pure difficile smantellarle.

  1. Il mio cane ormai è adulto, non impara più.  Vero o falso? FALSO! Smettiamo di imparare quando moriamo, noi, i cani, i gatti…chiunque.
    Non si smette di imparare ad un certo punto della vita. Crescendo ognuno di noi fissa nella sua testa delle regole, degli schemi, delle abitudini che spesso sono un aiuto e altre volte un limite nell’affrontare ogni giornata. E’ questo che rende chiunque meno flessibile ad accogliere nuove abitudini, modi di fare e a rivedere le proprie convinzioni. Non l’età in sé.
    Quindi un cane impara sempre! Io e Unam siamo i rappresentanti di questa categoria!
  2. La razza X è la più intelligente. Vero o falso? FALSO! Il metro di misura che vedo spesso è “quanto un cane collabora con noi”, “quanto è disponibile a darci retta e seguire le nostre indicazioni”.
    Più collabora, più è intelligente. Tra i cani più intelligenti, di solito rientrano border collie e pastori tedeschi. E tutti gli altri?
    Gli altri sono meno “intelligenti”? No. Il problema è che stiamo usando i METRI per misurare i KG. 
    Semplicemente ci sono individui più disposti a collaborare con noi e altri meno. E aggiungo che è una semplificazione anche quello che ho scritto, perché quando chiediamo qualcosa ad un cane, dobbiamo anche sapere che rapporto c’è tra la persona e quel cane, quanto quel cane è in grado di dare attenzione in quel determinato contesto e anche se ha compreso la nostra richiesta, se è in grado di rispondere…un sacco di cose.
    Inoltre non esiste un solo tipo di intelligenza: c’è quella emotiva, quella logica, quella spaziale, quella interpersonale…quindi a quale ci si riferisce con questa affermazione?
  3. Quando il cane marca (fa pipì con la zampa alzata) è dominante oppure vuole essere il capo branco. Vero o falso? FALSO.
    Se conto le marcature che vedo ogni giorno, allora secondo questa leggenda siamo pieni di cani che vogliono dominare non si sa bene chi o essere capi di qualcuno o di tutti…Che poi essere leader richiede un po’ di energia…non è essere in vacanza.
    Le marcature che può fare un cane sono molte e diverse. Così come è diverso il significato che possiamo attribuirgli. L’interpretazione che possiamo dare dipende dal contesto, di nuovo da chi è quell’individuo e da chi sono gli altri presenti e da ciò che sta succedendo tra di loro. Ridurre a “VUOLE DOMINARE” è come vedere una persona che urla e dire “VUOLE COMANDARE”. Non sarebbe un po’ sciocco pensare così?
  4. Se scodinzola allora è felice. E via che è FALSO pure questo! Anche questa cosa fa parte della lettura del linguaggio corporeo del cane. Come si muove la coda (lenta, veloce), dove è la coda (alta, bassa, media), c’è rigidità nel corpo del cane o si sta muovendo in maniera rilassata? E se il cane stesse predando, come si sentirebbe in quel momento?
  5. Ha morso, allora è cattivo. Falso…. Vale quando detto sulla marcatura. Dietro un morso di un cane ci possono essere mille motivi, così come dietro ad una persona che urla. Certo il morso può fare male. Ma il male o il danno che può provocare, non categorizza quel cane nella sezione “cattivi”. Di nuovo c’è da capire dietro a questo comportamento cosa c’è.
    Solo che c’è questa immagine del cane bonaccione e orsacchiotto, a disposizione di tutti, che quando vediamo reazioni più forti è come se ci distruggessero la favola di Biancaneve e i sette nani.
  6. Cani maschi vanno d’accordo solo con cani femmine ( e viceversa). Quando mai? diciamo che statisticamente c’è meno competizione fra cani di sesso diverso. Solitamente i maschietti sono più duri fra loro se arrivano ad un conflitto, ma le femmine tendono a legarsi al dito la faccenda nel lungo periodo…Di nuovo c’è da chiedersi, chi è quel cane che voglio lasciare insieme a quel gruppetto di cani laggiù? e chi sono i cani laggiù? Non si può sapere tutto, ma osservando, qualche informazione in più la si può raccogliere..sempre che uno sappia dove guardare. 
  7. Mi fa i dispetti perché quando esco, distrugge casa. Fatemi pensare….FALSO!!!! Dietro alla distruzione in assenza della persona a casa si nasconde altro: spesso una difficoltà nel rimanere da soli, più o meno profonda, altre volte noia, e non ho elencato neppure tutte le possibili cause. Sono situazioni che vanno analizzate. Ma no, i dispetti non c’entrano.
  8. La femmine devono fare almeno una cucciolata. NO, falso! L’idea nasce dal fatto che si presume che facendo più cucciolate, cali la probabilità che la cagnolina sviluppi tumori ai genitali.
    Il problema è che non vengono considerati tutti gli altri aspetti “del fare una cucciolata”.
    Visto che il discorso è ampio ho messo sia un articolo che ho scritto io qualche tempo fa Cucciolata si o cucciolata no? , sia un articolo scritto da Valeria Rossi E’ vero che la cagna deve avere almeno una cucciolata nella vita?
  9. Ad un cane di taglia grande, serve il giardino. No. Falso come i galeoni dei lepricani.
    Il giardino è una comodità senz’ombra di dubbio, ma non è la taglia del cane che determina se serve o meno.
    Ci sono cani di taglia grande che dopo una breve corsetta, si spaparanzano sul pavimento e non ne vogliono sapere di nulla. Ci sono cani di taglia piccola che ribaltano casa anche dopo due ore di passeggiata. Questa energia da vendere la si riesce a capire un po’ di più conoscendo la razza (o quelle presenti) e per quale lavoro è stata selezionata nel corso del tempo. Consigliatissimo il libro di Elena Garoni “Piacere di conoscerti
  10. Un cane di taglia piccola “è più gestibile”, non ha bisogno di giardino. Vedi punto sopra e anche questo articolo: I cani piccoli necessitano di meno attività?
  11. Il dobermann a 7 anni impazzisce. Mi viene in aiuto ancora Valeria Rossi con i suoi indimenticabili e divertenti articoli: Il dobermann impazzisce a 7 anni e pure a due