Di recente una signora mi ha detto: “Pensavo di far fare una cucciolata alla mia cagnolina, ho già chi mi prende 4 cuccioli e poi lei è così brava ed è anche di razza! tu cosa ne pensi?”.

Questa domanda mi ha messo in difficoltà. Non perché non abbia un mio pensiero a riguardo, ma perché le cose da dire sono molte, davvero molte. Da un lato si rischia che la persona ad un certo punto si chiuda e smetta di ascoltarti, dall’altro, che quella stessa persona prenda sotto gamba l’argomento. Mille cose ma come condensarle in poche parole?

Così la mia prima risposta è stata: “Pensaci bene e informati. E’ importante che tu prenda la decisione in modo consapevole.”
Che tradotto non significa “Tu non puoi far fare una cucciolata al tuo cane”, ma neppure, “vai tranquillo/a e fai tutti i cuccioli che vuoi”.
Le ho date altre informazioni ovviamente, che sotto cerco di riepilogare. Si sa mai che possano essere utili a qualcun altro.

Cucciolate: un tasto dolente

Perché l’argomento è tanto delicato?
Giro la domanda. Perché non dovrebbe esserlo? Perché molte volte non lo è?
Forse stai pensando: “son sempre nati cani, adesso tutti questi problemi per due cuccioli”.
Simili ragionamenti, secondo me, non portano da nessuna parte.
Abbiamo anche vissuto senza cellulare fino a qualche anno fa e adesso tutti questi problemi per scegliere l’ultimo modello con la fotocamera più bella e più performante. Il fatto è che pensare che se una cosa che è andata così sempre allora deve rimanere così, non vuol dire che vada bene così o che vada bene così sempre.

cuccioliPrima di elencare alcuni fattori da tenere in considerazione quando si pensa a far fare una cucciolata, aggiungo ancora una cosa. Quanti post leggi al giorno su Facebook o su Twitter, quanti te ne arrivano su WhatsApp relativi a cani che cercano casa e affetto, che sono stati trovati abbandonati sulla strada, cuccioli ritrovati in una scatola se non addirittura nel cassonetto? E tutti noi ci scandalizziamo, gridiamo all’ingiustizia, e che queste persone dovrebbero bruciare all’inferno perché certe cose non si fanno. Concordo. Ma chi ha messo i cuccioli nella scatola e la scatola sul ciglio della strada? Chi ha lasciato il cane sull’autostrada? Una persona. Quella stessa persona che tempo prima ha deciso di prendersi un cane. Non ci sono andati di certo i cani di loro spontanea volontà.

E qua sta il punto. Queste persone che legame hanno instaurato con il loro cane? Lo considerano poco più di un oggetto inanimato? Queste persone poco tempo prima hanno adottato un cane, cosa si aspettavano?  Un peluche?

E nel caso delle cucciolate abbandonate come è andata la storia? Forse la persona ha deciso che il suo cane avrebbe fatto una cucciolata ma poi forse è successo qualche imprevisto o che, se anche l’avesse fatta prima o dopo, non ci sarebbero stati problemi, alla fine sono solo cani, no?

Cani e cuccioli che quando va super bene trovano un’altra famiglia pronti ad accoglierli, quando va meno bene finiscono in qualche canile e quando va peggio finiscono sotto qualche auto.

Di solito chi compra un cucciolo in allevamento (quindi di razza), ci pensa su due volte prima di abbandonarlo, o almeno la logica suggerisce così. Ai soldi si sa, siamo attenti un po’ tutti e quel cane per cui ho speso 1000€ non posso di certo lasciarlo per strada. Magari poi conosce solo il giardino in tutta la sua vita, ma questo è un altro argomento.
Ma un cane di una cucciolata venuta al mondo per caso, “senza alcun valore” magari posso anche lasciarlo per strada senza troppi problemi, no? Alla fine quel cane che non si comporta come un peluche, è un peso, un dovere, quindi perché dovrei tenerlo proprio io?

E si arriva così ai post delle adozioni, dove a volte le stesse persone che hanno abbandonato il cane, si scandalizzano puntando il dito contro altri.

E’ vero, i cani son sempre nati senza farsi mille problemi. Ma visto che anche la cinofilia si è evoluta in questi anni e ha raccolto numerose informazioni anche sulla gravidanza del cane, sul periodo prenatale, natale e sui successivi periodi sensibili del cucciolo, perché ignorare queste informazioni? Un po’ come continuare ad usare il Nokia 3310 (bel telefono per carità… ai suoi tempi) e ignorare gli smartphone a nostra disposizione oggi. Meglio sapere che esistono entrambe le categorie e decidere per quale optare, no?

10 fattori da tenere in considerazione sulle cucciolate

Quindi cosa tenere in considerazione?

  1. La signora mi dice che 4 cuccioli hanno già una famiglia di adozione. Ok, benissimo.
    E se la cucciolata è composta da 5 o 6 cuccioli, che si fa? I cuccioli in più chi li tiene? chi li cresce? O se la famiglia di adozione nel frattempo cambia idea?
    E’ disposta la signora a tenere in casa con sé altri 1, 2 o 3 cuccioli fino a quando troverà 1, 2, 3 famiglie pronte all’adozione? Se le troverà ovviamente, perché fintanto che i cani sono cuccioletti, fanno tanta tenerezza con quegli occhiotti tondi e quel muoversi un po’ goffo. Quando il cane cresce, l’effetto “cucciolo” tende a svanire e le probabilità di adozione tendono a calare.
  2. Si spera sempre che la cucciolata sia sana e la mamma non abbia problemi né durante la gravidanza né dopo. Qualcuno ha la certezza di questo? No, come nessuno di noi sa quando morirà, né se si ammalerà, né se vincerà al superenalotto. Si spera e si fa del proprio meglio. Tuttavia è un’aspetto da considerare.
    Se capita qualche problema di questo tipo, la signora è pronta a sostenere, tra le altre cose, anche le spese del veterinario che non sono sempre..diciamo così..basse? E’ pronta a trovare del tempo e magari passare notti insonni?
  3. Il periodo di gravidanza e i successivi giorni sono importanti per lo sviluppo sano del cucciolo, sia dal punto di vista fisico che psicologico ed emotivo. La mamma ha bisogno di un ambiente tranquillo, sereno, sia durante la gravidanza sia dopo, quando i cuccioletti saranno venuti al mondo. Un ambiente in cui poterli anche lasciare per qualche momento. Un ambiente stimolante per loro ma sicuro. La signora è pronta a modificare parte della sua casa per creare questo ambiente? Sa cosa significa “ambiente sereno” e “ambiente stimolante”?
  4. Quando i cuccioli nascono, sono ciechi e sordi (iniziano a vedere e sentirci tra la seconda e la terza settimana di vita). cuccioli natiDurante il periodo natale (non del Natale!) e nei periodi successivi (di transizione e di socializzazione) è bene mettere in atto delle manipolazioni che aiutano il cucciolo ad essere appunto “manipolato”, ad abituarsi al contatto. Il contatto fisico è necessario per agevolare la maturazione del cervello e instaurare relazioni con le figure di attaccamento. Si può dire che quasi ad ognuno di questi periodi corrispondano particolari manipolazioni, rispetto al momento di crescita del cucciolo. Queste manipolazioni e posizioni non sono casuali e vanno conosciute. Il contatto aiuta ad influenzare anche le posture, a prendere confidenza con il proprio corpo. Le posture a loro volta influenzano gli stati d’animo. Insomma tanta roba.
  5. E per la pappa? la pappa della mamma va adattata per la gravidanza e dopo la gravidanza nel periodo di allattamento.
    Per i cuccioli, quando inizia lo svezzamento, ci vuole l’alimentazione adatta (per esempio le cosi dette crocchette Puppy). Perché? il cucciolo è in fase di sviluppo, di crescita. Uno svezzamento corretto aiuta il cane a crescere in modo equilibrato, assicura il necessario apporto in termini di proteine, vitamine, sali minerali ecc, necessari al suo sviluppo. Non solo, è importantissimo gestire bene il numero di pasti durante la loro giornata e assicurasi che ciascun cucciolo mangi la sua parte.
  6. Vaccini. Di solito la profilassi vaccinale inizia intorno ai 2 mesi di vita, quando i cuccioli stanno terminando o hanno terminato ormai lo svezzamento e le difese immunitarie passate dalla mamma non sono ormai più sufficienti. Non è una cosa che si può rimandare. Cosa fa la signora se i cuccioli sono ancora con lei anche dopo i 2 mesi? Non li fa vaccinare perché ci dovrà pensare la nuova famiglia, mettendoli quindi a rischio?
  7. Un cucciolo deve rimanere con la mamma e i fratellini almeno fino ai 2 mesi di età. Non è a discrezione della persona decidere quando affidarli alla nuova famiglia. Questa tempistica deve essere rispettata assolutamente. Numerosi problemi comportamentali (Sindrome di Iperattività, mancanza di regole sociali, mancanza di autocontrolli (come il famoso controllo del morso), disturbi dell’attaccamento…) possono svilupparsi a causa del precoce distacco dalla mamma e dalla cucciolata.
  8. Le esperienze, le esperienze, le esperienze. Non ho sbagliato a scrivere tre volte esperienze. Dalla 3° settimana alla 12° settimana (3° mese) il cane si trova nel periodo chiamato “Socializzazione”. Forse è il periodo più importante della sua vita. Le esperienze che vive in questo periodo temporale LIMITATO (perché, sì è limitato) sono incisioni nel cervello del cucciolo che influenzano la sua capacità di adattamento alla vita, con noi, con altri animali, con oggetti. Socializzazione non significa essere socievoli.
    Quindi, che si fa con questi cuccioli? Si crea un ambiente stimolante ma sicuro (son pur sempre cuccioli!), ricco, vario. Si inizia a fargli conoscere un po’ il mondo in modo che si accorgano per esempio che esiste un pavimento ma che c’è anche l’erba, che qualcosa fa rumore e qualcos’altro ne fa ancora di più,  che esistono oggetti di materiale e dimensione diversa ecc. Imparano dal rapporto con i fratellini e con la mamma a regolarsi e a rapportarsi nel modo corretto con gli altri. Imparano che esistono regole e che non sempre le si possono bypassare, imparano a gestire le emozioni e a comunicare.
  9. L’ultimo punto è sulla famiglia adottante. Se fossi io l’allevatore, potrei chiudere l’attività in partenza. Perché? Finché i cuccioli sono con me, no problem, ma dopo? Vorrei sapere vita morte e miracoli di chi si prende il mio cucciolo. Vorrei sapere come verrà trattato il mio cucciolo (al di là di pappa e cuccia).
    Farei il terzo grado all’adottante (e questo probabilmente scapperebbe!).

     

    Cosa chiederei?

    • Cercherai di rendere la sua vita piena, piacevole, ricca di esperienze?
    • Avrai la costanza di fare tutto questo anche in quei giorni in cui avrai mille impegni?
    • Condividerai con lui spazio e tempo? Lo porterai fuori?
    • Giocherai con lui?
    • Lo renderai partecipe della tua vita?
    • Ci sarai nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte?

    Invece quello che mi è capitato di sentire è la domanda da parte di chi dava il cucciolo: “Ha il giardino?” e la famiglia adottante “Certo! ho 1000mq di giardino! Sarà un cane felicissimo!”
    Affideresti tuo figlio per sempre ad un’altra persona senza conoscerla? O ti fideresti solo del fatto che tanto ha una bella casa? Leggi anche Voglio un cane!

  10. Anche chi adotta dovrebbe fare qualche domanda:
    • Quanti mesi ha il cucciolo
    • Ha iniziato o meno la profilassi vaccinale. E se si, il libretto delle vaccinazioni?
    • E il microchip è già stato applicato al cane? Per legge il microchip va inserito entro e non oltre il secondo mese di vita. La legge italiana prevede in realtà che non si possa cedere nessun cane, anche in regalo, se prima non c’è l’inserimento di un microchip.
    • Osservate la cucciolata e i genitori: dove sono cresciuti i cuccioli, in che ambiente, come sono stati svezzati, i genitori che carattere hanno?
    • Salute dei genitori?

E’ chiaro perché sono stata in difficoltà a rispondere alla domanda della signora sulla possibile cucciolata?
Responsabilità e conoscenza.
Forse avremmo meno post su Facebook e più cani felici.


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