Questo articolo nasce da una domanda che mi è stata fatta da un mio amico: “I cani gradiscono le coccole? o le sopportano per farci piacere?”.
A primo avviso, la domanda può sembrare banale. Invece l’ho trovata molto interessante, ed è stato bello rispondere a qualcosa che così scontato non è.

Ci ho pensato un attimo e infine la mia risposta è stata “Dipende…”.

Dipende…in che senso?

Immaginatevi di essere immersi in un attività, concentratissimi in quello che state facendo e improvvisamente, qualcuno allunga la mano per accarezzarvi la testa. Per alcuni sarà piacevole, per altri sarà fastidioso. Proprio in quel momento in cui dobbiamo/vogliamo essere concentratissimi, arriva qualcuno che ci “infastidisce”, che ci fa perdere quella concentrazione preziosa. Anche se con un gesto carino.

Altra situazione. Siamo per strada ed un estraneo ci si avvicina, ci da un buffetto sulla guancia. Un altra persona sconosciuta, poco dopo, viene verso di noi, decide di abbracciarci e poi se ne va. Come prima, qualcuno rimarebbe piacevolmente sorpreso, altri interdetti, infastiditi da questa invasione della propria sfera personale.

Altra situazione ancora. Siamo a casa nostra, con la schiena dolorante. Arriva qualcuno della nostra famiglia che ci vuole salutare. Senza troppi preavvisi, si getta su di noi, ci da un bell’abbraccio forte forte e qualche colpetto affettuoso proprio sulla schiena. Ahia…che dulur…

Tre situazioni diverse, che nonostante contemplino tutti gesti affettuosi, non sempre sono graditi. Eppure, le intenzioni delle persone spesso sono buone, nessuna intenzione di infastidire l’altro.

Il nocciolo sta proprio qui secondo me.
Spesso nel relazionarci a qualcuno, ci concentriamo di più nel seguire le nostre intenzioni e nel soddisfare i nostri bisogni, piuttosto che osservare anche l’altro individuo e cercare di agire nel modo migliore per entrambe.

Lo stesso vale per i nostri cani, perseguitati da leggende metropolitane (Leggende cinofile) e spesso incompresi nel loro linguaggio (Linguaggio Canese: perché impararlo). Non tutti i momenti sono buoni per le coccole. E nemmeno riceverle da chiunque…

  • Coccole ricevute da persone di famiglia:  la famiglia è la famiglia. E’ il gruppo in cui vive il cane. Nel corso del tempo, ci si impara a conoscere, a capire cosa preferisce uno, cosa lo infastidisce, si trovano le proprie regole di convivenza. Si crea un legame, una relazione, un rapporto che non si ha con qualcuno che si vede qualche volta o si incontra per strada. Si impara a leggere i gesti dell’altro, ad anticiparli, anche a tollerarli.
    Le coccole aumentano quel senso di appartenenza al gruppo, fanno sentire importanti, anche protetti.
    Penso sia chiaro, che la stessa carezza presa da un estraneo non può essere paragonata con il contatto con la propria famiglia.
  • Coccole ben accette in qualsiasi momento? No…anche se fatte dalla propria famiglia. Ci sono momenti in cui le coccole diventano fastidiose…Un esempio su tutti è quando uno (persona o cane che sia) sta dormendo profondamente. La carezza può essere molto disturbante. Altro esempio? Un cane che sta chiaccherando con un altro cane e magari c’è pure tensione tra i due.
  • Coccole ricevute da estranei. Un estraneo gentile che sia, rimane un estraneo. Spesso è palese il disinteresse del cane che al tentativo della persona, la ignora palesemente.
    Altre volte invece, il cane scondizola e si avvicina alla persona è vero. Spesso è interessato a ciò che la persona porta con sé, cioè odori, informazioni varie.
    Altre volte è ben contento di interagire con la persona stessa. Non tutti i cani sono uguali. State lontani dalla credenza che il cane è sempre pronto e ben contento di essere “tocacciato” dal primo che gli fa due complimenti.
  • Presenza di dolori: un cane che ha qualche dolore (che sia anziano o meno) per esempio alle zampe, non sarà proprio così contento di essere toccato proprio in quelle zone.
    E non è solo questione di essere toccato, ma anche “come”, con quale pressione del tatto, con quale frequenza…
  • E noi come ci approcciamo? ho visto una signora coccolare il proprio cane e ignorare tutti i segnali di disagio che il suo cane stava facendo mentre lei si approcciava a lui. Mentre lei gli si piegava sopra (il cane era di taglia molto piccola), e lo “sovrastava” per accarezzarlo, lui si faceva piccolo piccolo, la coda tra le zampe, tutto incurvato su se stesso, rigido e sguardo sfuggente. Eppure per la signora tutti questi comportamenti erano segnali palesi che il suo cane gradiva tutto ciò, mentre io ci vedevo il contrario.
    E anche questa volta, ribadisco quanto sia importante conoscere un po’ del linguaggio del cane.

Quindi, coccole sì o no? Coccole sì, ci mancherebbe! ma sempre con un occhio di riguardo anche all’altro che può accettarle e ricambiarle molto volentieri in quel momento o al contrario no…e in tal caso, dobbiamo rispettare la sua scelta.