Vi è mai capitato di trovarvi di fronte una persona che invadesse fisicamente il vostro spazio? che vi facesse sentire a disagio solo per il fatto di essersi avvicinata troppo? e che non accennasse a rimettere la giusta distanza? anzi, se voi retrocedevate l’altro soggetto avanzava verso di voi, come se avesse voluto far suo il vostro spazio?

Beh, quando è capitato a me, l’esperienza non è stata piacevole, per niente piacevole.
Ognuno di noi ha il suo spazio personale, immaginatevi delle sfere concentriche di cui voi siete il centro. L’immagine qui sotto (trovata in rete) descrive benissimo il concetto:

prossemica

L’antropologo Edward T. Hall, negli anni ’60, ha introdotto il termine “prossemica” indicando con questa parola lo studio dei gesti, delle distanze, dei movimenti all’interno della comunicazione.
Ha elaborato questo modello sulle distanze interpersonali e ha dato degli intervalli di misure per ciascuna zona:

  • intima: 0 – 45 cm – è quella che abbiamo con le persone a noi veramente vicine, quelle con cui abbiamo un rapporto affettivo stretto (un famigliare o un partner per esempio)
  • personale: 45 – 120 cm: è la distanza che mettiamo quando interagiamo con gli amici per esempio
  • sociale: 120 cm – 3 m: è la distanza che abbiamo con un conoscente, con una persona con cui si ha un rapporto formale, non intimo
  • pubblica: oltre i 3 m: è quella che si ha quando si interagisce con più persone, per esempio ad una riunione, durante una conversazione in pubblico

Per ognuno di noi queste zone sono più o meno ampie e l’ampiezza di oggi non è per forza la stessa di qualche mese fa. L’ampiezza delle zone è in continuo mutamento e ciò dipende dalle nostre esperienze, dal grado di confidenza con le persone che ci troviamo di fronte, dal nostro stato d’animo..insomma da un mucchio di cose. Il disagio nasce quando uno o entrambe i soggetti che stanno interagendo non rispettano le zone dell’altro (inconsciamente o apposta). Quindi cercate di osservare con più attenzione come si muove la persona con cui state interagendo e considerate se è il caso di fare un passo indietro al posto di uno in avanti.

Ma tutto ciò che c’entra con i cani? beh, c’entra tantissimo. Anzi, i cani, che sono dei maestri nella lettura dei gesti, dei movimenti e delle espressioni facciali, che insomma usano meno la lingua e di più il cervello, sono sensibilissimi a queste distanze. E sapere che esistono ci aiuta ad aiutarli e a capire anche alcuni loro comportamenti.

Prossemica TheDogsTail

Tradotte in lingua canina le zone potreste leggerle così:

  • zona intima: è quella in cui possono entrare le persone, altri cani, altri animali che considerano di famiglia. Quando il mio cane e la mia gattina dormono vicini vicini sono uno nella zona intima dell’altro. E’ un’area di grande, davvero grande confidenza.
  • zona personale: è l’area concessa agli amici. C’è molto scambio di informazioni, ci si annusa, ci si da qualche zampata o qualche spintone per esempio. La potete osservare durante il gioco.
  • zona sociale: è l’area entro cui inizia uno scambio di informazioni.  Potete osservare che i cani si annusano e si allontanano l’uno dall’altro. E’ uno scambio di informazioni tra due conoscenti.
  • zona pubblica: si tiene questa distanza con cani estranei. Cani che il nostro amico non conosce e con cui non ha intenzione di interagire.

Ogni cane regola la distanza a cui tenersi rispetto al proprio bagaglio di esperienze, alle proprie intenzioni e a ciò che sta osservando nell’altro soggetto (cane, persona, o altro animale), esattamente come noi.
Noi cosa possiamo fare?

Come e quando tenere presente la prossemica?

Qui sotto ho messo alcune linee guida:

Avvicinamento tra due cani

Innanzitutto, due cani che si vogliono avvicinare ed interagire si avvicinano curvando e non in linea retta. E’ il galateo canino che lo dice. Quindi agevolatelo nella curva (che non vuol dire trascinarlo a fare una curva 😉 ) invece di procedere in linea retta verso l’altro cane con un guinzaglio ben teso che non lascia molta scelta.

Incontro con altro cane

Se il vostro cane vi sta dicendo in tutti i modi che con l’altro non ci vuole avere a che fare, be’… evitate di trascinarlo a 2 cm dal naso dell’altro cane dicendo “ma daiiiii!!! vieni qui a vedere chi c’è!!!! guarda te come è bello questo cagnolino!!!dai fai amicizia!!”

Se noi ci avviciniamo ad un altro cane…

Quando siamo noi ad avvicinarci ad un cane, ricordiamoci le 4 zone sopra dette. Trovo che i cani siano estremamente pazienti a volte: la loro zona intima e sociale viene violata più volte e spesso proprio dalle persone che hanno le migliori intenzioni, a cui i cani piacciono tantissimo e che vorrebbero spaparanzarseli. Osservate il cane, ha voglia di interagire con voi? o si è seduto a 2 metri e vi ha dato la schiena? Il proprietario dovrebbe sapervi dire se il suo cane potrebbe gradire una coccola o meno da un perfetto estraneo..e se vi dice di no, non saltate subito alla conclusione che sia un str…!

Quando vogliamo coccolare il nostro cane

Anche tra voi e il vostro cane esistono queste distante. Non tutti momenti della giornata sono uguali per coccolarsi, prendere una grattatina dietro l’orecchio o sotto la pancia, anche se il vostro cane vi ama alla follia! Vi sfido ad accarezzare o grattare la pancia a vostra moglie/marito/fidanzato/a o chiunque altro quando sta lavorando o quando si è appena addormentato! Vive con voi un gatto? provate con lui mentre sta dormendo…

foresta

E…quanto siamo alti?

Ultima cosa ma non meno importante: considerate la vostra altezza e quella del vostro cane e valutate la giusta distanza ogni volta che interagite con lui, ogni volta per esempio che fate un esercizio come può essere il semplice “seduto”. Per capire meglio, provate a fare questo esercizio in coppia: una persona si mette in ginocchio (o accovacciata) a terra. L’altra persona, rimanendo in piedi, si deve posizionare esattamente davanti all’altro, a pochi centimetri di distanza. Rimanete così 10 secondi. Datevi il cambio. Cosa avete provato stando in ginocchio e cosa stando in piedi?


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